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Pietà in terracotta di Michelangelo
/0 Commenti/in News /da Loredana Di MarzioE’ fresco di stampa il nuovo libro sulla Pietà in Terracotta di Michelangelo, restaurata nel 2002 da Loredana Di Marzio.
Tra gli altri anche un saggio della restauratrice.
Questo libro rende pubblici studi e documenti che i vari autori hanno analizzato per l’attribuzione della scultura a Michelangelo.
Conservazione e restauro nella vita quotidiana
/0 Commenti/in News /da Loredana Di Marzio“Conservazione e restauro nella vita quotidiana” è il titolo della tavola rotonda alla Biblioteca Ariostea di Ferrara, con interventi di Massimiliano Furini architetto, Loredana Di Marzio
restauratrice e Franco Antolini rilegatore-restauratore della carta.
Mediatrice sarà Silvia Casotti della casa editrice Nuovecarte di Ferrara.
Restauro a Imola in Palazzo Della Volpe
/0 Commenti/in Dipinti murali /da Loredana Di MarzioQuesto restauro a Imola ha consentito il recupero di pitture murali in una volta decorata quattrocentesca al piano terra di Palazzo Della Volpe a Imola.
La volta a vela con unghie e lunette era stata completamente scialbata e si presentava bianca senza alcuna decorazione.
Le indagini stratigrafiche preliminari hanno evidenziato la presenza di una decorazione policroma dipinta a fresco nella’area centrale e a secco tutto intorno e nelle lunette.
Il descialbo è stato eseguito con il bisturi a secco e/o con applicazione di compresse imbevute di acqua per ammorbidire gli strati di tinteggiatura sopramessi, dove questi risultavano più tenaci e aderenti al supporto originale.
Sono subito emerse lacune nella decorazione originaria dovute a tagliole per la distribuzione degli impianti, fissaggio di ganci e soprattutto per una profonda raschiatura a cui i dipinti erano stati sottoposti per favorire l’adesione della prima imbiancatura.
Soprattutto erano rovinate le decorazioni eseguite a secco in cui la raschiatura aveva asportato a tratti anche lo strato superficiale dell’intonaco, creando abrasioni profonde per le quali, nelle successive fasi del restauro, si è resa necessaria la stuccatura, al fine di uniformare la superficie e renderla adatta per il ritocco pittorico ad acquerello.
Molti chiodi erano stati infissi nella superficie dipinta, e durante il restauro sono stati asportati, come anche sono state rimosse le vecchie stuccature ormai non idonee per il materiale con cui erano state fatte o perché isolate dal supporto murario.
La decorazione rinvenuta sotto lo scialbo durante questo restauro a Imola raffigurava al centro un rosone con lo stemma della famiglia Riario Sforza, contornato da una corona di angeli e girali vegetali, realizzato a fresco. Le vele della volte e le unghie erano decorate con candelabre nascenti da medaglioni rossi e gialli collegati tra loro e con il rosone centrale da rami di felci stilizzate.
Nelle lunette, dipinte a secco, una cornice a finte modanature racchiudeva immagini di felci e palme sormontate da iscrizioni in latino. Una delle lunette si distingue dalle altre perché in essa è raffigurata la fenice, il mitico uccello che rinasceva dalle proprie ceneri.
Le lacune nel fondo biancastro della volta sono state ritoccate con colore a calce a tono, mentre tutte le decorazioni sono state ritoccate con tecnica mimetica con velature ad acquerello. Gli elementi decorativi delle lunette non sono stati completamente ricostruiti e neppure altre parti della decorazione della volta, perché la loro incompletezza non pregiudicava la lettura del complesso pittorico recuperato.
Questo restauro a Imola è stato molto importante per la particolarità delle decorazioni rinvenute.
L’importanza di questo restauro a Imola va al di là delle scelte tecniche, e sopratutto consiste nell’importanza dello stemma ritrovato, perché relativo alla famiglia Riario Sforza, dunque cronologicamente collocabile alla fine del Quattrocento. Lo stemma, quindi, è importantissima espressione di un’epoca della quale a Imola esistono solo poche e frammentarie testimonianze.
Questo lavoro di restauro a Imola, però, non si esaurisce nelle scelte tecniche del direttore dei lavori o delle maestranze, ma è stato anche essere collaborazione, incontro tra persone che con le proprie qualità e i propri interessi e competenze hanno lavorato fianco a fianco per il compimento di un progetto.
Questo restauro a Imola, infatti, ha visto realizzato il progetto tecnico di recupero architettonico e decorativo, e anche il progetto di rendere pubblici lavori, scoperte, immagini, ricerche storiche e soprattutto lo spirito di collaborazione fra tutte le ditte che sono intervenute, in un libro che parlasse di tutto ciò, dal titolo “Restauri nel Palazzo Della Volpe a Imola. Ripristini e nuove scoperte“. Il progetto è stato finanziato dalle ditte che hanno preso parte ai lavori e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, in parti uguali, e ognuna ha partecipato con un proprio scritto.
Il libro è stato edito da NUOVECARTE di Ferrara nel novembre 2017, ed è stato presentato alla cittadinanza con un incontro nell’auditorium Aldo Villa (ex Sala Capitolare) dei Musei di San Domenico a Imola, con la collaborazione dei Musei civici. Il libro sul restauro a Imola, con la prefazione di Claudia Pedrini, direttore dei Musei di Imola, è a cura di Loredana Di Marzio, restauratrice della ditta di restauro LA FENICE di Imola, che è anche l’autrice di numerosi saggi all’interno del volume.
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LA FENICE snc
Restauro Beni Artistici
di Loredana Di Marzio e C.
Via Baviera Maghinardo, 17
40026 Imola (BO)
Email: loredana@lafeniceimola.it
Tel. 054233494
Cell. 3388266953